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Maternità surrogata in Argentina
Hacemos posible lo imposible
Chi può svolgere processi di maternità surrogata in Argentina?
L’Argentina è un paese che è apparso di recente sulla mappa della maternità surrogata (meno di due anni fa).
La legge sulla maternità surrogata in Argentina
Un paese che non ha una regolamentazione esplicita sulla maternità surrogata.
È un Paese che non ha una normativa esplicita sulla maternità surrogata
In Argentina non esiste alcun divieto relativo alla maternità surrogata, le leggi non menzionano alcuna restrizione in materia di nazionalità. La legislazione afferma che deve “garantire a tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine o ascendenza, le stesse opportunità”. Negli ultimi anni l’Argentina ha registrato progressi significativi nel campo della fertilità in America Latina. Dal 2014 le leggi argentine consentono la firma di un accordo di maternità surrogata tra una donna argentina e un cittadino straniero, il che significa che l’accordo di maternità surrogata è valido; l’articolo 558 stabilisce che “la filiazione può avvenire per natura, attraverso tecniche di riproduzione umana assistita”, un atto che riconosce i bambini nati attraverso la maternità surrogata in Argentina.
Il Codice Civile Argentino può essere consultato integralmente sul sito
Altri articoli correlati
- Art. 18 della Costituzione argentina (Principio di legalità penale)
- Art. 75 Inc 22 della Costituzione argentina (Trattati internazionali)
- Art. 16 della Costituzione argentina (Principio di uguaglianza)
Negli ultimi mesi le autorità hanno intensificato le azioni legali contro le agenzie e gli individui coinvolti nei procedimenti di maternità surrogata. Questo argomento è stato ampiamente trattato da vari giornali online, che hanno riferito sulle misure adottate, sui casi recenti e sulle implicazioni legali. Per maggiori dettagli potete consultare diverse fonti di notizie disponibili sul web:
Infobae, il più grande media digitale in Argentina:
“Turismo reproductivo”: investigan la venta de bebés argentinos a extranjeros por subrogación de vientres” (“Turismo riproduttivo”: inchiesta sulla vendita di bambini argentini a stranieri tramite maternità surrogata).
“Madres pobres y clínicas de fertilización: la mega causa que investiga si la subrogación de vientres fue trata de personas” (Madri povere e cliniche per la fertilità: il mega-caso che indaga se la maternità surrogata fosse tratta di esseri umani).
CNN Español. Argentina:
“Justicia argentina investiga una supuesta red de subrogación paga” (La giustizia argentina indaga su una presunta rete di maternità surrogata a pagamento).
Perfil. Córdoba, Giornale online:
“Maternidad subrogada: la Justicia imputó a nueve personas por presunta trata de mujeres” (Maternità surrogata: i tribunali hanno incriminato nove persone per presunta tratta di donne).
Fiscales.gob.ar, Notizie dalla Procura della Repubblica:
“Allanaron centros de fertilidad en una causa que investiga un negocio ilícito transnacional con mujeres explotadas por la subrogación de vientres” (Sono stati effettuati raid nei centri per la fertilità nell’ambito di un’indagine su un’attività illecita transnazionale che coinvolgeva donne sfruttate tramite maternità surrogata).
Più di recente, una coppia italiana è stata fermata alla frontiera perché aveva pagato la madre surrogata, in un Paese in cui le autorità “consentono” che una procedura venga svolta solo se fatta in modo altruistico, cioè senza pagare alcun compenso alla madre surrogata:
“Corriere della Serra”, quotidiano italiano:
“Argentina, dos italianos detenidos con un bebé nacido por gestación subrogada” (Argentina: arrestati due italiani con bimbo nato da maternità surrogata).
Non dobbiamo dimenticare che:
- Il registro civile di Buenos Aires cambia ogni due settimane i criteri di registrazione o meno dei neonati. Il pronunciamento di Papa Francesco (argentino) in ottobre ha portato alla chiusura del registro civile alla maternità surrogata, che ha tenuto decine di genitori nel Paese per più di 3 mesi, senza poter lasciare il Paese.
- Le cliniche argentine hanno prezzi simili a quelli delle cliniche statunitensi: una procedura di FIVET: 26.000 USD. Questo rende un programma in Argentina più costoso di un programma in Colombia o in Albania.
- La gestante non può ricevere un compenso, ed è chiaro che tutte le agenzie che offrono l’Argentina al momento lo fanno con programmi in cui la gestante riceve un compenso. Se non volete finire come la coppia italiana dell’articolo, l’Argentina non è la destinazione giusta per voi.
- La coesistenza del dollaro ufficiale e del dollaro blu, e la differenza di parità tra i due, fa sì che le cliniche modifichino costantemente i loro prezzi al rialzo.
- Non dobbiamo dimenticare che il Presidente Milei che sta facendo un lavoro ammirevole con importanti riforme economiche per migliorare la vita degli argentini, è contrario all’aborto e che in Europa si è allineato con Sra. Meloni (Italia), Mme. Le Pen (Francia) e Sr. Santiago Abascal (Spagna), tutti contrari alla maternità surrogata. Si spera che quando qualcuno presenterà una legge, potrà contare sull’approvazione del Presidente.
- Le cliniche non offrono programmi illimitati. Quindi bisogna pagare per ogni trasferimento.
Per tutti questi motivi, possiamo affermare che l’Argentina sarà il prossimo paese ad aggiungersi alla lista dei paesi che vietano la maternità surrogata agli stranieri. E non ci vorrà molto. Anche se ciò non dovesse accadere, la totale assenza di garanzie legali, come indicato sopra, scoraggia questa destinazione.
Se volete diventare padre, con delle garanzie, ci sono altre destinazioni come Albania, Colombia, Ucraina, Georgia, Grecia, USA o Armenia.
È possibile fissare un colloquio personale con un consulente familiare per studiare insieme il programma più adatto a voi e alle vostre esigenze.
- Questa informazione è un riassunto generale della legislazione del tuo Paese in materia di genitorialità per la maternità surrogata. Ti consigliamo di non intraprendere alcun procedimento senza prima aver parlato con uno dei nostri consulenti legali. La società non è responsabile di eventuali azioni intraprese dai genitori autonomamente, senza la consulenza diretta dei nostri avvocati.
